Sabato 4 maggio di buon mattino in 16 siamo partiti dal Ticino e nel primo pomeriggio ci siamo incontrati nella sala riunioni dell’Hotel Suisse dove alloggiavamo. Lì ci hanno raggiunto altrettanti amici della Valposchiavo ed insieme abbiamo preso spunto dal libro “Un annuncio che cambia la vita“ per entrare col cuore in un momento di profondo condividere fatti ed esperienze di vita alla luce del Vangelo e dell’ideale di Chiara Lubich.
Trovare l’unità tra tutti gli esseri umani, a partire dalle piccole realtà quotidiane, è oggi la sfida da attualizzare.
“Piccole chiese volanti” era il titolo del brano meditato: ne abbiamo avuto testimonianza dai partecipanti che hanno raccontato esperienze di fraternità con lo sguardo verso il Cielo!
Poi abbiamo letto a più voci la Parola di Vita del mese di maggio “Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore” (1 GV 4,8) e, come in tutti i gruppi che abitualmente si ritrovano per leggerla in tutto il mondo, abbiamo condiviso ad alta voce ciò che sentivamo venire in luce nei nostri cuori.
La cena nel ristorante dell’albergo ha fatto continuare i dialoghi che in alcuni casi sembravano non voler più terminare fino a dire “ancora 5 minuti”, tanto si stava bene insieme.
Ma la gioia si sentiva fin dai primi momenti, già in ognuna delle 4 auto, durante il viaggio verso Poschiavo e durante il proseguire della giornata, così che si è creato un clima di tale unità che ha permesso di fare esperienze, non organizzate, grazie anche al tempo lasciato a disposizione dei partecipanti. L’esperienza di vita ormai consolidata negli anni di ideale permette di liberarci dal bisogno di avere tutto strutturato, e riscoprire la preziosità dell’attimo presente a tu per tu con chi sta al nostro fianco.
Chi si è preso il tempo per un giro in paese visitando il monastero, chi è andato a trovare amici impossibilitati ad uscire di casa o ricoverati in ospedale e chi ………chissà cos’altro ancora.
Poi domenica mattina dopo la S. Messa è nata spontaneamente anche la visita guidata, su iniziativa del caro Aldo, all’Ossario e Chiesa di S. Anna prima del pranzo, ulteriore momento di convivialità e possibilità di dialoghi personali molto profondi, perché come Gesù spesso faceva con Discepoli e Apostoli, condividere un pasto facilita la possibilità di ascolto reciproco e così è stato anche per noi.
Nel pomeriggio liberamente ogni “equipaggio” ha ripreso la strada verso casa portando con sé e condividendo quanto vissuto.
Abbiamo già avuto dei messaggi da vari partecipanti, chi si è sentita accolta per la prima volta senza pregiudizi e si è detta sorpresa di non aver visto nessun “muso lungo”, cosa non sempre frequente alle nostre latitudini; chi si è sentito ricaricato nello Spirito ed è tornato a casa felice; chi ci dice di aver vissuto una rinascita; chi è stato toccato da esperienze di concreta provvidenza ed ha voluto contribuire a tale scopo in modo altrettanto concreto; chi ha esclamato “finalmente ci si rivede” ed ha goduto di momenti di amicizia con chi per molti decenni ha condiviso lo stesso ideale dell’unità; scoprirsi una famiglia, anche se non ci siamo mai frequentati, è stata un’altra testimonianza che dove due o più si ritrovano nel nome di Gesù si è tutti fratelli.
Alla prossima, cari amici Poschiavini, non vediamo l’ora di rincontrarvi!