"Anche nelle condizioni più estreme, nessuno potrà toglierci Dio o impedirci di amare", così Maria Voce, Presidente del Movimento dei Focolari in un video registrato il 14 marzo, anniversario della partenza di Chiara Lubich.
Ecco qualche passaggio del messaggio video.
L’epidemia causata dal Coronavirus sta costringendo molti Paesi del nostro pianeta a misure drastiche per fermarne il contagio: l’isolamento e la lontananza fisica sono per ora gli strumenti più efficaci, insieme al divieto di ogni tipo di incontri o eventi pubblici; perfino le celebrazioni liturgiche sono state sospese.
Non dimenticare le altre emergenze
Sappiamo bene, poi, che il Coronavirus non è l’unica emergenza che l’umanità sta affrontando: penso ai conflitti in corso, come in Siria, ai migranti costretti a fuggire dalle loro terre, a vecchie e nuove epidemie in alcuni paesi africani. Certo, per molti di noi che viviamo in isolamento è un'esperienza totalmente nuova. Perché noi siamo fatti per la comunione e l’unità, e questo si vede dai frutti di questo periodo così doloroso, che in tanti mi avete fatto arrivare. E ve ne ringrazio di cuore. Siete la testimonianza vivente che, pure in condizioni estreme, nessuno può toglierci Dio o può impedirci di amare.
L'antivirus della fraternità!
Sono molti i modi con i quali possiamo offrire sostegno e conforto: con la preghiera prima di tutto; poi possiamo moltiplicare gli atti d’amore: una telefonata, un messaggio WhatsApp, una mail…, perché nessuno si senta solo: quelli che sono a casa, ma anche gli ammalati, e quanti si prodigano per curare, consolare, accompagnare, tutti coloro che subiscono le conseguenze di questa situazione. Insomma: mettiamo in moto la creatività, la fantasia… i nostri gen ce lo stanno insegnando con le tante esperienze che stanno condividendo sui Social Media e non solo loro. Solo così, solo condividendo i gesti d’amore che sempre possiamo fare, ci contageremo con l’antivirus della speranza, l’antivirus della fraternità.
Sfruttare bene questa situazione per radicarci nel Vangelo
Saranno momenti, giorni, forse settimane o mesi…, non possiamo dirlo. Comunque passeranno. Se li viviamo bene, ci faranno riscoprire la presenza di Gesù viva e forte nel Vangelo vissuto, nel fratello, in Gesù in mezzo, che anche a distanza possiamo tenere nella nostra grande famiglia; e soprattutto nel dolore amato, in cui riconosciamo Gesù Abbandonato – “il Dio di Chiara”, come ama definirlo il vescovo di Trento. Incontreremo in Lui anche lei e impareremo a guardare ogni situazione con i suoi occhi. Anche noi potremo ripetere l’esperienza di Chiara e delle sue compagne, che non si erano quasi accorte né della guerra né della sua fine, perché, prese da Dio e dal suo amore, la realtà che vivevano era più forte di tutto. Tutto è cominciato con questa fede nuova nell’amore di Dio. Ripartiamo anche noi oggi sicuri che tutto è Amore e che, se restiamo uniti nella preghiera e nell’amore verso tutti, contribuiremo a diffondere speranza e sollevare il mondo. Sarà il modo migliore per celebrare Chiara e il suo – e nostro – grande Ideale. Resto con voi tutti, dovunque siate.
Maria Voce