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Economia di Francesco: 600 giovani a confronto !

di Emilio Devrel e Luca Crivelli *

 

Dal 28 al 30 novembre si è tenuto presso il Centro Mariapoli di Castel Gandolfo l’evento “Restarting the economy” promosso dalla Fondazione The Economy of Francesco (EoF) con il sostegno del Dicastero Vaticano per il Servizio allo Sviluppo Umano Integrale.

Erano presenti oltre 600 giovani provenienti da 66 nazioni, con una chiara prevalenza di giovani donne e la partecipazione di circa 80 studenti delle scuole superiori insieme ad economisti (fra di essi il nostro Luca Crivelli * dirige attualmente il Dipartimento di economia aziendale, sanità e sociale della SUPSI, è professore titolare all’Università della Svizzera italiana ), ma con essi anche filosofi, imprenditori, teologi, artisti …

L'Economia di Francesco è un movimento internazionale che promuove un nuovo modello economico basato sui principi del Vangelo e sulla sostenibilità. Il movimento è stato lanciato da Papa Francesco per ripensare i paradigmi economici e promuovere un'economia più inclusiva e sostenibile ed ha suscitato una risposta personale da parte di migliaia di giovani che in questo invito hanno intravisto una chiamata, una vocazione. Durante il congresso uno spazio speciale lo hanno avuto le “voci profetiche per una nuova economia”. Una rassegna di testimonianze, dai cinque continenti, nelle quali si illustravano progetti di cambiamento (anche molto coraggiosi) e nel farlo si raccontavano le esperienze personali di impegno e conversione di questi giorvani. Ogni testimonianza si concludevano con la stessa frase: “questa è la mia storia, questa è la mia esperienza profetica per reinventare l’economia”. I principi fondamentali dell'Economia di Francesco sono:

- Centralità della persona: l'economia deve essere al servizio dell'uomo e non viceversa.

- Sostenibilità: l'economia deve essere sostenibile, rigenerativa e rispettosa dell'ambiente.

- Inclusione: l'economia deve essere inclusiva e promuovere la giustizia sociale.

- Solidarietà: l'economia deve essere basata sulla solidarietà e sulla cooperazione.

L’economia di Francesco promuove momenti d’incontro e formazione per  elaborare e diffondere un paradigma economico ispirato al pensiero di San Francesco e al magistero di Bergoglio. Molti dottorandi hanno avuto il coraggio di orientare la propria ricerca attorno a queste tematiche. Ma EoF è pure impegnata a promuovere imprese civili e a sostenere “progetti di cambiamento” in tutto il mondo. Il movimento sta guadagnando sempre più attenzione e sostegno a tutte le latitudini ed è in dialogo con alcuni grandi economisti (tra cui i premi Nobel Acemoglu, Deaton, Duflo e Stiglitz), offrendo così un importante contributo alla riflessione sull'economia, sulla giustizia e sulla sostenibilità.

Alla luce di questi elementi di presentazione ed introduzione riportiamo di seguito l’articolo pubblicato dall’Osservatore Romano lo scorso 1dicembre a firma Federico Piana.

“Oltre 600 giovani, in maggioranza donne, provenienti da 66 diversi Paesi, riuniti a Castel Gandolfo alle porte di Roma, con un obbiettivo: rileggere il sistema economico mondiale alla luce delle caratteristiche del Giubileo biblico come la liberazione degli schiavi, la restituzione delle terre, la remissione dei debiti. 

L’evento internazionale “Restarting the Economy”, organizzato dalla Fondazione The Economy of Francesco, si è svolto dal 28 al 30 novembre e ha impegnato economisti, imprenditori e operatori concreti del cambiamento che si sono confrontati con teologi, accademici, attivisti, artisti e decisori pubblici per trovare il modo di cambiare le regole di un’economia spesso portatrice di diseguaglianze.

Relatori del calibro del teologo padre Paolo Benanti, unico italiano membro del Comitato sull'Intelligenza Artificiale delle Nazioni Unite, di suor Helen Alford, economista e presidente della Pontificia accademia delle scienze sociali e di Massimo Mercati, imprenditore illuminato che cerca di fondere etica e pratica aziendale, tanto per fare qualche esempio, si sono alternati in una serie di tavole rotonde, di workshop e di sessioni plenarie, alcune delle quali si sono svolte anche nel Borgo Laudato Si’.

«Il nostro obiettivo è quello di cambiare profondamente l’economia» ha spiegato Jean-Marc Santolin, vicepresidente dell’assemblea della Fondazione.

Ma questo mutamento epocale, ha aggiunto, «non è certamente possibile farlo in breve tempo. È un processo molto lungo che deve coinvolgere i giovani in modo continuativo su progetti mirati. E poi ci deve essere collaborazione tra le generazioni. Il nostro incontro, dunque, potremo definirlo ossigeno che alimenta il cammino che stiamo facendo».

Lo spirito con il quale è stato organizzato “Restarting the Economy” è soprattutto quello della condivisione: «Da ogni parte del mondo, si sono condivisi progetti ed iniziative, messi in campo da singoli o gruppi, che spaziano dalla povertà all’Intelligenza Artificiale, dalla riforestazione alla creazione di pozzi per l’acqua».

In questo evento, poi, si sono confrontate anche due generazioni di giovani. La prima, quella che nel 2019 ha permesso la nascita della Fondazione Economy of Francesco, e quella attuale che la sta affiancando per prenderne, un domani, le redini. «È bello — ha aggiunto Santolin — sapere che ci sono queste persone che possiamo accompagnare con la nostra esperienza e che hanno l’energia giovane per poter dire: continuiamo a cambiare le cose, senza farci troppe domande».

Nel suo messaggio inviato in occasione dell’apertura dell’evento, Leone XIV aveva ricordato che «un’economia che riparte non è solo una macchina che produce, ma un’attività che restituisce vita alle persone, alle comunità, alla nostra casa comune. Ripartire significa liberare dalle catene dell’ingiustizia, restaurare ciò che è stato ferito e creare spazi dove ogni uomo e donna possano respirare dignità e speranza. Ripartire può implicare cambiare direzione ed esplorare nuove piste». 

 

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  • Prof. Luca Crivelli PhD- è un economista specializzato in salute pubblica, economia delle assicurazioni malattia e nel campo delle politiche sanitarie e sociali. Dirige attualmente il Dipartimento di economia aziendale, sanità e sociale della SUPSI, è professore titolare all’Università della Svizzera italiana e vicedirettore della Swiss School of Public Health+ (SSPH+)./ Membro di Direzione SUPSI.
    Dal 1999 al 2014 è stato direttore scientifico del Master of Advanced Studies Net-MEGS e dal 2008 al 2014 della Summer School in Public Health Policy, Economics and Management. Tra il 2004 ed il 2007 ha fatto parte della commissione LAMal della CDS, dal 2012 è membro del Consiglio di amministrazione dell’Ente Ospedaliero Cantonale e dal 2013 è membro del gruppo di esperti che accompagna la strategia nazionale di politica sanitaria “sanità2020”. 

 

 

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