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1975 - 2025 / 50 anni del Movimento Gen nella Svizzera italiana

di don Emilio Devrel

 

Sabato 14 dicembre 1974, al "Teatro Cittadella" di Lugano, si esibiva il complesso internazionale Gen Rosso. La sala era pienissima e si rese necessario programmare un secondo spettacolo la domenica 15 nel corso del pomeriggio.

Lo spettacolo del Gen Rosso si concluse con l'invito rivolto ai giovani di ritrovarci insieme il 1 marzo 1975 a Roma per il Genfest. Quell'invito non cadde nel vuoto, alcuni giovani (allora) già da qualche settimana s'incontravano con dei Gen della Lombardia (zona di Milano) per preparare questo evento e valutare la possibilità di aderire a quel appuntamento mondiale in occasione dell'anno Giubilare.

Già all'uscita del teatro cittadella le basi della trasferta erano messe ... don Franco Riva (+) e don Willy Albisetti (+), si misero a disposizione per organizzare la trasferta Chiasso - Roma e Bellinzona - Roma, Noi ci occupammo dell'informazione nelle parrocchie, le iscrizioni, l'allestimento dei due pullman, eravamo elettrizzati da questa fase della preparazione e seppure in meno di una decina (Roberto Cattaneo +, Domenico Faedo, Ezio Cereghetti +, Emilio Devrel, Rolando Pons) e a sostenerci e far da tramite con Milano Giuseppe Boschetti e Mauro Camozzi. 
Dietro alle quinte con la loro discreta presenza don Silvano Albisetti (+). Egidio Vezzoli (+) e Rina Arrigoni (+), sostenevano, consigliavano e incoraggiavano.

Il 28 febbraio alle 19:00, 112 giovani e due sacerdoti salirono sui due pulman della DANZAS che si erano dati appuntamento all'oratorio di Chiasso e partivano direzione Roma i giovani cantavano e salutavano le famiglie che ci avevano accompagnati.

Quei due giorni furono eccezionali, l'arrivo a Roma in mattinata, il pranzo alla torre dell'EUR, alle 15.00 l'apertura dei cancelli del centro congressi dell'EUR e poi dopo una cena al sacco la trasferta nei luoghi di riposo. 

Si ! eravamo in 20'000 e quell'esperienza a distanza di 50 anni segna ancora i nostri cuori e la nostra vita in modo indelebile. Fu una scintilla che accese i nostri cuori il discorso di Chiara. lei da sola in mezzo all'arena ci esorto a incarnare il carisma dei Focolari, portando l'ideale dell'unità nel mondo attraverso la nostra vita, rendendo tangibile il messaggio evangelico di fraternità universale. I punti chiave del suo intervento ci hanno segnati, hanno segnate - pur nei nostri limiti - le nostre vite:

  • Essere testimoni di amore: Essere i primi a vivere l'amore, mostrando al mondo un esempio di come amarsi realmente, proprio come i primi cristiani.
  • L'amore attivo e totale: Non bastava più l'amicizia o la filantropia; l'amore che ci veniva richiesto era un amore attivo, capace di dare la vita per il prossimo, come chiede il Vangelo.
  • La presenza di Dio nell'unità: Dove c'è amore reciproco, lì è Dio, che illumina, guida e sostiene, rendendo presente Gesù nel mondo attraverso le persone unite.
  • Un sogno realizzato: Il Genfest fu l'esperienza di vedere questo sogno di un mondo unito diventare realtà, con migliaia di giovani da tutto il mondo che condividevano la vita come fratelli. 

Poi l'indomani appuntamento in piazza San Pietro e la Messa celebrata in San Pietro da Papa Paolo VI. Il timbro della sua voce risuona ancora :

GIOVANI GEN!
Noi vi salutiamo!
Noi vi accogliamo col cuore aperto!
con grande gioia!
siate i benvenuti, in nome di Cristo!
come figli!
come fratelli!
come amici!

Dunque, carissima Gioventù Gen! Incontrare, conoscere, amare, seguire Cristo Gesù! Questo il vostro programma. Questa la sintesi della vostra spiritualità, che voi, celebrando il Giubileo dell'Anno Santo, volete riaffermare nelle vostre coscienze e tradurre nella vostra vita. 

Voi, Generazione nuova, siate fedeli e coerenti. Se avete scelto Cristo per vostro Maestro, fidatevi di lui e della Chiesa, che a voi lo conduce e lo presenta. Dimostrate con i fatti la forza realizzatrice della carità, dell'amore sociale, instaurato dal Maestro. Sarà un'esperienza, sì, nuova e generatrice d'un mondo più giusto e più buono. Sarà un'esperienza forte; domanderà resistenza, sacrificio, eroismo forse.

Subito dopo si avvicino al Papa Chiara Lubich che s'inginocchio e lo ringraziò esclamando "nasce un mondo nuovo!" Questo evento segnò una svolta, rafforzando la visione di un mondo unito e non violento, basato sull'amore vissuto concretamente. 

Rientrati in Ticino avevamo già in agenda i prossimi appuntamenti: il 1 maggio a Loppiano, a fine giugno a Bergamo per la Mariapoli ...
nacquero i primi gruppi d'incontro per la "Parola di Vita" in Ticino a Chiasso, Vacallo, Mendrisio, Lugano, Agno, Tesserete, ... ma nacquero quelle amicizie che a distanza di 50 anni restano e ancora oggi sostengono con la vita la presenza del Movimento dei Focolari nella Svizzera italiana.

 

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