Parola di Vita - marzo 2020
«Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro:questa infatti è la Legge e i Profeti.»
Quante volte, nelle scelte importanti della vita, abbiamo cercato una bussola sicura, che ci indicasse il cammino da prendere? E, come cristiani, ci siamo chiesti quale sia la sintesi del Vangelo, la chiave per entrare nel cuore di Dio e vivere da figli suoi, qui e adesso?
Ecco una parola di Gesù che fa al caso nostro, una sua affermazione chiara, immediata da comprendere e da vivere. La troviamo nel vangelo di Matteo: fa parte del grande Discorso della montagna, dove Gesù insegna come vivere pienamente la vita cristiana. Egli stesso riassume tutto il suo annuncio in questa lapidaria affermazione.
Oggi, che abbiamo bisogno di messaggi ricchi di significato ma brevi ed efficaci, potremmo accogliere questa Parola come un prezioso tweet da tenere a mente ogni momento.
«Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro:questa infatti è la Legge e i Profeti.»
Per comprendere meglio cosa fare per gli altri, Gesù ci invita a metterci nei loro panni; proprio come ha fatto lui, che per amarci ha preso la nostra carne umana.
Chiediamoci cosa ci aspettiamo noi dai nostri genitori, dai figli, dai colleghi di lavoro, dai responsabili di governo, dalle guide spirituali: accoglienza, ascolto, inclusione, sostegno nelle necessità materiali, ma anche sincerità, perdono, incoraggiamento, pazienza, consiglio, orientamento, istruzione .... Per Gesù questo atteggiamento interiore, con le azioni concrete che ne conseguono, realizza tutto il contenuto della Legge di Dio e tutta la ricchezza della vita spirituale.
È la “Regola d’oro”, un insegnamento universale contenuto nelle diverse culture, religioni e tradizioni che l’umanità ha sviluppato nel suo cammino1. È la base di tutti i valori autenticamente umani, quelli che costruiscono una convivenza pacifica, con rapporti personali e sociali giusti e solidali.
«Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro:questa infatti è la Legge e i Profeti.»
Questa Parola ci sprona ad essere creativi e generosi, a prendere l’iniziativa a favore di chiunque, a gettare ponti anche verso chi non ci è amico, come Gesù stesso ha detto ed ha fatto. Ci richiede la capacità di uscire da noi stessi, per essere così anche testimoni credibili della nostra fede.
Così ci incoraggia Chiara Lubich: «Proviamo. Una giornata così spesa vale una vita. [...]. Una gioia mai provata ci inonderà. [...]. Dio sarà con noi, perché è con coloro che amano. [...]. A volte forse rallenteremo, saremo tentati di scoraggiarci, di smettere. [...]. Ma no! Coraggio! Dio ci dà la grazia. Ricominciamo sempre. Perseverando, vedremo lentamente cambiare il mondo attorno a noi. Capiremo che il Vangelo porta la vita più affascinante, accende la luce nel mondo, dà sapore alla nostra esistenza, ha in sé il principio della risoluzione di tutti i problemi. E non avremo pace finché non comunicheremo la nostra straordinaria esperienza ad altri: agli amici che ci possono comprendere, ai parenti, a chiunque ci sentiamo spinti a darla. Rinascerà la speranza»2.
«Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro:questa infatti è la Legge e i Profeti.»
Ramiro, veterano sul suo posto di lavoro, viene a sapere che arriveranno nuovi colleghi.
Si domanda: “Se entrassi per la prima volta in questo ufficio, cosa mi piacerebbe trovare? Cosa mi farebbe sentire a mio agio?” Così si mette in azione per fare spazio, cerca altre scrivanie, coinvolge altri colleghi. Preparano insieme nuove postazioni di lavoro accoglienti e i nuovi arrivati trovano un clima gioioso ed una comunità di lavoro più unita.
Letizia Magri
(1) Qualche esempio: “Quello che non vuoi sia fatto a te, non farlo agli altri. Questa è tutta la Torah. Il resto è commento”. (Ebraismo); “Nessuno di voi è un fedele finché non desidera per suo fratello ciò che desidera per se stesso”. (Islam); “Non fare danno ad altri in modi che troveresti dannosi a te”. (Buddismo).
(2) C. Lubich, Parola di Vita aprile 1978, in eadem, Parole di Vita, a cura di Fabio Ciardi (Opere di Chiara Lubich 5; Città Nuova, Roma 2017) pp. 104-105.